mardi 11 juillet 2017

Juillet 1963 - Françoise Hardy interviewée par Oggi - Partie 1 (texte original)

LA CANTANTE CHE DEVE TUTTO A DE GAULLE

Studentessa diciannovenne della Sorbona, Françoise Hardy è divenuta di colpo celebre per esser apparsa due minuti sui teleschermi la notte in cui venti milioni di francesi stavano aspettando davanti alla TV i risultati dell'ultimo referendum indetto dal generale



Cannes. Françoise Hardy a passeggio sulla Croisette durante l'ultimo festival cinematografico. La cantante, che è alta un metro e settantadue, e pesa appena quarantanove chili, ha lanciate un nuovo stile femminile : migliala di ragazze francesi hanno dimenticato la per pettinarsi come lei, con i capelli lunghi e lisci.



Corrispondenza
Di LINO RIZZI


Parigi, La Hardy mentre sta doppiandosi in una scena del film "Il castello di Svezia", diretto de Vadim (a sinistra). Françoise scrive sia le parole sia la musica delle canzoni che interpreta il disco "Tous les garçons et les filles", che l'ha portata al successo, è oggi il best-seller della musica leggera francese. La Hardy riuscita venderne ben cinquemila copie in un giorno, dopo il suo fortunato esordio televisivo. La giovane cantante è apparsa un paio di volte anche sui teleschermi italiani.

Quando sporge la mascella inferiore in un movimento incosciente, la sua rassomiglianza con una graziosa scimmietta diventa impressionante : ha infatti il naso un po' camuso, gli zigomi forti, le guance scavate, il mento pronunciato.

Ma adesso che è immobile, che i capelli lunghi e lisci inquadrano un volto ermetico, triste e dolce, fatto di ombre fuggenti e di macchie piene di luce, ricorda certi ritratti di Rembrandt.

Le domande sono quelle di sempre, un po' ovvie, un po' disordinate, qualcuna insolente. Françoise Hardy responde senza convitizione ma anche senza tradire nota o insofferenza. "Qual è il suo pittore preferito ?", "Serge Bourguignon", " Il suo autore ?", "La Sagan", "Il suo poeta ?", "Baudelaire", " Se interessa alla moda ?", "Guardo gli abiti confezionati sulle riviste femminili e quando sono di mio gusto li compro", "Il suo piatto preferito ? ", "Le "crêpes" alla marmelata ", " Il suo profumo ? ", "L'acqua di colonia", "Cosa pensa della politica ?", " Non so nulla, non mi interessa, sono contro gli estremismi. I io la mentalità del francese medio ", " Che cosa le suggerisce la parola patria ?", "La Francia , è chiaro, ma io non ci penso mai", " E la guerra ?", "La guerra è male, la pace è bene.. e cosi sia ! ".
Affondata nella grande poltrona, Françoise risponde senza muovere un solo tratto del viso, le braccia e le mani immobili sui braccioli. Il questionario si fa incalzante e allora la ragazza posa le mani sul grembo e le torace, come chi non è più sicuro di sé.

" E per l'integrazione europea o per l'Europa delle patrie ?  ", " Per l'Europa delle patrie " ,"  E cioé?  ", " Cosi com'è ora! ", " Cosa pensa della Chiesa !  ", " E una cosa importante, anche se è in ritardo in più di un punto ","  E della aristocrazia?  ", " Non dice più nulla ", " E della borghesia ?  ", " Io appartengo alla piccola borghesia ! ", " E il matrimonio ?  ", " Non ci penso ", " Vorrebbe avere dei figli ?  ", " Mah ", " E l'amore ?  ", " Ah l'amore ", " Che peso ha sulla sua vita?  ", " Il quarantanove per cento ".

Non è mai sincero e completo il personaggio che balza agli occhi con questo tipo di interviste. Vista cosi Françoise Hardy è l'immagine di una certa Francia, un po' mediocre, un po' egoista, un po' diffidente, un po' reazionaria. "La verita è", mi confiderà più tardi Françoise, "che da quando sono diventata una "vedette" della canzone, cioè da poco più di sette mesi, vivo in uno stato di ansia, di inquietudine, di paura…".

"Paura di che?", chiedo, " Di tutto del pubblico, del successo, di me stressa. Ho il torto di avere una faccia che fa credere alla gente che io sia intelligente. Tutti dicono che ho un'aria misteriosa.. E io credo invece di esser come quella donna di cui parla Baudelaire : uno scrigno vuoto. E che cosa mi succederà quando, un giorno o l'altro, la gente se ne accorgerà ? Tutto è successo cosi in fretta…"

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