LA CANTANTE CHE DEVE TUTTO A DE GAULLE
Studentessa
diciannovenne della Sorbona, Françoise Hardy è divenuta di colpo
celebre per esser apparsa due minuti sui teleschermi la notte in cui
venti milioni di francesi stavano aspettando davanti alla TV i risultati
dell'ultimo referendum indetto dal generale

Cannes.
Françoise Hardy a passeggio sulla Croisette durante l'ultimo festival
cinematografico. La cantante, che è alta un metro e settantadue, e pesa
appena quarantanove chili, ha lanciate un nuovo stile femminile :
migliala di ragazze francesi hanno dimenticato la per pettinarsi come
lei, con i capelli lunghi e lisci.
Corrispondenza
Di LINO RIZZI |
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Parigi,
La Hardy mentre sta doppiandosi in una scena del film "Il castello di
Svezia", diretto de Vadim (a sinistra). Françoise scrive sia le parole
sia la musica delle canzoni che interpreta il disco "Tous les garçons et
les filles", che l'ha portata al successo, è oggi il best-seller della
musica leggera francese. La Hardy riuscita venderne ben cinquemila copie
in un giorno, dopo il suo fortunato esordio televisivo. La giovane
cantante è apparsa un paio di volte anche sui teleschermi italiani.
Quando
sporge la mascella inferiore in un movimento incosciente, la sua
rassomiglianza con una graziosa scimmietta diventa impressionante : ha
infatti il naso un po' camuso, gli zigomi forti, le guance scavate, il
mento pronunciato.
Ma adesso che è immobile, che i capelli lunghi
e lisci inquadrano un volto ermetico, triste e dolce, fatto di ombre
fuggenti e di macchie piene di luce, ricorda certi ritratti di
Rembrandt.
Le domande sono quelle di sempre, un po' ovvie, un po'
disordinate, qualcuna insolente. Françoise Hardy responde senza
convitizione ma anche senza tradire nota o insofferenza. "Qual è il suo
pittore preferito ?", "Serge Bourguignon", " Il suo autore ?", "La
Sagan", "Il suo poeta ?", "Baudelaire", " Se interessa alla moda ?",
"Guardo gli abiti confezionati sulle riviste femminili e quando sono di
mio gusto li compro", "Il suo piatto preferito ? ", "Le "crêpes" alla
marmelata ", " Il suo profumo ? ", "L'acqua di colonia", "Cosa pensa
della politica ?", " Non so nulla, non mi interessa, sono contro gli
estremismi. I io la mentalità del francese medio ", " Che cosa le
suggerisce la parola patria ?", "La Francia , è chiaro, ma io non ci
penso mai", " E la guerra ?", "La guerra è male, la pace è bene.. e cosi
sia ! ". |
Affondata nella grande poltrona,
Françoise risponde senza muovere un solo tratto del viso, le braccia e
le mani immobili sui braccioli. Il questionario si fa incalzante e
allora la ragazza posa le mani sul grembo e le torace, come chi non è
più sicuro di sé.
" E per l'integrazione europea o per l'Europa
delle patrie ? ", " Per l'Europa delle patrie " ," E cioé? ", " Cosi
com'è ora! ", " Cosa pensa della Chiesa ! ", " E una cosa importante,
anche se è in ritardo in più di un punto "," E della aristocrazia? ", "
Non dice più nulla ", " E della borghesia ? ", " Io appartengo alla
piccola borghesia ! ", " E il matrimonio ? ", " Non ci penso ", "
Vorrebbe avere dei figli ? ", " Mah ", " E l'amore ? ", " Ah l'amore
", " Che peso ha sulla sua vita? ", " Il quarantanove per cento ".
Non
è mai sincero e completo il personaggio che balza agli occhi con questo
tipo di interviste. Vista cosi Françoise Hardy è l'immagine di una
certa Francia, un po' mediocre, un po' egoista, un po' diffidente, un
po' reazionaria. "La verita è", mi confiderà più tardi Françoise, "che
da quando sono diventata una "vedette" della canzone, cioè da poco più
di sette mesi, vivo in uno stato di ansia, di inquietudine, di paura…".
"Paura
di che?", chiedo, " Di tutto del pubblico, del successo, di me stressa.
Ho il torto di avere una faccia che fa credere alla gente che io sia
intelligente. Tutti dicono che ho un'aria misteriosa.. E io credo invece
di esser come quella donna di cui parla Baudelaire : uno scrigno vuoto.
E che cosa mi succederà quando, un giorno o l'altro, la gente se ne
accorgerà ? Tutto è successo cosi in fretta…"
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